Inizio questa mini recensione con un rammarico:
Ci stiamo dimenticando di Oriana Fallaci, perché Oriana era una donna, era colta ed era scomoda.
Una donna che affrontò di persona l’integralismo islamico, che fu sequestrata, e costretta ad un matrimonio farsa.
Ecco questa era Oriana Fallaci l’autrice di “Penelope alla guerra” , in cui leggiamo la storia di una nuova Penelope che non sta più a casa a tessere la tela, ma che parte per l’America in cerca del suo Ulisse, un uomo del quale si era innamorata fin da bambina.
Giovanna, detta Giò è la protagonista del romanzo e potrebbe avere un sapore autobiografico se non fosse che la stessa Oriana Fallaci criticò il suo romanzo.
Si sa che scrittrici e scrittori sono dei perfezionisti, io in questo romanzo ho visto una donna disposta a seguire i propri sogni anche se la porteranno ad un’inevitabile caduta.
Giovanna/Penelope non ha paura di nulla e nessuno, se cade si rialza.
Decide di partire per New York in cerca di due personaggi per una sceneggiatura, e guarda il caso il suo primo amore Richard entra in scena.
Come finirà questo amore così a lungo idealizzato?
Un libro da leggere con un’eroina speciale davvero, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!