Ne sono convinto.

Sono stato vittima dell’effetto Baader-Meinhof.

Tranquilli/e non è contagioso, ma potrebbe essere successo anche a voi, si tratta di un pregiudizio cognitivo secondo cui, dopo aver notato qualcosa per la prima volta, si tende a notarla più spesso, portando a credere che ciò abbia un’elevata frequenza.

E che vuol dire?

Si può anche dire che quando notate o vi piace un qualcosa, vi sembra che ritorni nelle vostre ricerche, o vi appaia davanti gli occhi.

No no non è l’algoritmo di Google, e vi spiego perché.

Sono andato con la famiglia a visitare la città di Genova, e li ho visto il museo Galata, che per inciso mi è piaciuto più dell’Acquario di Genova, ma sono gusti.

Nel Museo Galata che si sviluppa su più piani come una torre, un piano è dedicato all’Emigrazione, e noi Italiani di emigrazione ne abbiamo fatta tanta.

Ci sono degli spazi interattivi dove ascoltiamo le voci dei migranti, leggiamo le loro lettere, e li vediamo in carne ed ossa.

Mi ha profondamente colpito.

Insomma finita la visita, passando in stazione del treno ed entrando in libreria, mi ritrovo davanti gli occhi un libro chiamato “Brooklyn” di Tolm Coibin, autore che avevo già letto e che recensirò di nuovo.

Compro il libro, lo leggo sul treno mentre torno, cinque ore di viaggio ce la posso fare.

Ma tu guarda…

Questo libro parla di Emigrazione ed amore, quell’amore che si prova appena finita l’adolescenza e inizia la maturità.

Emigrazione ed amore, effetto Baader-Meinhof.

La protagonista del libro è Eilis Lacey una giovane ragazza che vive nel sud dell’Irlanda con la Madre e la Sorella, cibo e lavoro non ce ne sono.

E i lavori che ci sono non offrono alcuna prospettiva di crescita.

Una gabbia in definitiva.

Solamente grazie all’incontro con un prete emigrato, padre Flood, riuscirà ad intravedere l’opportunità di un’esistenza migliore, al di là dell’oceano, a New York.

Eilis parte per New York con la nave, e un biglietto pagato da…?

NO spoiler.

Il viaggio non è una passeggiata, immaginatevi stipate dentro una nave, in uno sgabuzzino, con altre persone stretti stretti.

Arriva però finalmente a New York, e qui conosce un mondo del lavoro spietato e frenetico, con amicizie e inimicizie, ma cosa più importante conosce l’amore come già detto.

Un amore con un suo coetaneo, un bel ragazzo stimato da tutti e tutte soprattutto.

Noi lettori viviamo questo suo primo amore con tenerezza e trasporto, spesso mi sono intenerito io stesso mentre leggevo ripensando al mio primo amore.

No non sono andate su Facebook a cercarla. Ve lo dico subito!

La prosa di Colm Toibin è asciutta e ci mette davanti ai pensieri e alle emozioni di Eilis senza fronzoli.

Ci sono nel libro dei colpi di scena, che non vi svelerò, ma arrivano proprio a sorpresa e il libro prende un’altra piega.

Più introversa, e sempre godibile.

Eilis è una donna ormai e la vita la metterà davanti a delle scelte.

Amore oppure Sogno?

Io non so cosa sceglierei.

E voi? Scrivetelo qui sotto nei commenti.

Per i fanatici di film, vi segnalo che esiste anche una versione cinematografica, visibile qui.