“Circe” di Madeline Miller non è un libro per donne

Circe la Maga la sua storia

Il titolo non è un clickbait, è il mio pensiero.

“Circe” di Madeline Miller non è un libro per sole donne, è un libro per tutti, anche per gli uomini.

Si, per quegli uomini che avevano visto in Circe solamente l’amante seducente, che non vuole lasciare partire Odisseo con la sua nave e tornare dalla fedele moglie Penelope.

Ma siamo proprio sicuri che sia così?

Madeline Miller la pensa diversamente e scrive un libro che è in grado di gettare una nuova luce, su quella mitologia diciamocelo, un poco patriarcale denominata classica.

Circe è figlia di Elios, il dio sole, ma questo non significa che sia amata.

Ha delle sorelle, ma questo non significa che sia amata.

Ha degli uomini e questo significa che sia amata, perché l’amore nel romanzo della Miller è presente in tutte le relazioni che Circe instaurerà.

Un amore diverso da quello che siamo abituati a conoscere dalla storia classica, ingannevole, sfuggente e violento quando serve.

Leggiamo invece di un amore diverso, fatto di comunicazione, intesa, condivisione, e partecipazione.

Circe si innamora, nonostante la vita selvaggia che conduca sull’isola di Eea, si accompagnerà con degli uomini e divinità. Accidenti lo spoiler è dietro l’angolo!

In fondo so che lo sapete tutti, Circe ed Ulisse hanno una storia, ma è come si svolge questa storia che noi vogliamo sapere.

Ulisse voleva davvero tornare dalla moglie? Una donna che non vedeva e neanche chiamava su whatsapp o facetime da quindici anni?

Sono rimasto molto colpito da questa ucronia narrata dalla Miller, consiglio la lettura tutte quelle persone che non si accontentano di una sola versione dei fatti, a quelle persone a cui piace indagare e scoprire possibilità alternative.

Non tutto è bianco o nero.

Voto 8

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