Il titolo include volutamente la parola “Nuova”.

Perché una volta finito il libro della scrittrice Madeline Miller, la parola “nuova” in tutte le sue declinazioni è imprescindibile.

Una nuova voce narrante quella di Patroclo ci racconta come era il famoso eroe greco Achille, che siamo abituati ad immaginarci come un fulgido Brad Pitt.

Una nuova tragedia quella che vive Patroclo nel momento di una scelta difficile, scegliere l’amore o l’onore?

Un nuovo modo di vedere l’epica.

Per coloro che come me sono cresciuti a pane ed epica, dico subito che non ci sono immagini machiste in questo libro, ci sono uomini veri che soffrono, si tormentano di fronte al destino e alle tragedie della guerra con le sue violenze e privazioni.

Madeline Miller dà vita a una storia d’amore con una profondità e una sensibilità straordinarie. La sua scrittura trasmette l’intensità dei sentimenti tra i due protagonisti, catturando il lettore e trascinandolo in un mondo di passione e devozione.

La relazione tra Achille e Patroclo è il cuore pulsante del romanzo e Miller la rende incredibilmente autentica e coinvolgente.

Ci sta posto anche per il poliamore capite a me…

E brava la Miller, che rispettando la trama principale della guerra di Troia, dà voce a Patroclo, un personaggio spesso trascurato nella narrativa classica. Questa prospettiva alternativa offre una nuova comprensione dei miti greci, riempiendo le lacune con dettagli emotivi e umani.

Spesso ho giudicato Patroclo un fessacchiotto, ma ho dovuto ricredermi.

Per chi fosse interessato/a ad una “nuova” voce narrante di mitologia consiglio anche il podcast di Manuela Meloni-Mitologia gettata- che trovate qui, troppo divertente.

Tornando ora al libro di Madeline Miller non starò qui ad elencarvi le eccezionali caratterizzazioni dei personaggi principali della Guerra di Troia fatte dall’autrice, vi dirò solamente che mi hanno appassionato tantissimo, estremamente credibili.

Volete una “Nuova” visione di un classico?

“La canzone di Achille” è quella visione.

Voto 9.