Maniac di Benjamin Labatut la scienza deve avere un limite?

Maniac di Benjamin Labatut la scienza e il suo limite

Maniac di Benjamin Labatut è un libro sulla mania, intesa come ossessione.

Cosa spinge gli scienziati a progredire nella scienza?

Questa è la domanda che il libro ci fa porre, anche quando le conseguenze della scienza possono essere tragiche.

Facciamo un passo indietro, in Maniac leggeremo di tre vite di tre persone legate alla scienza, immaginiamoci un dipinto, una bella pala d’altare, che tanto nelle Chiese non le guarda più nessuno, un trittico insomma.

Nell’anta di sinistra possiamo vedere il dipinto che riguarda lo scienziato Paul Ehrenfest e suo figlio, con un incipit angosciante e di cui vogliamo sapere il finale.

Nell’anta centrale vediamo il dipinto di John Von Neumann, il suo quadro è il ppiù grande il più maestoso con le tinte più scure e cupe, si perchè contribuire a creare la bomba atomica merita tinte cupe e scure.

Nell’anta di destra vediamo il dipinto di Lee Seedol, ex giocatore professionista di Go, che sfida AlphaGo un’intelligenza artificiale, un episodio memorabile.

Ecco, questo è “Maniac”.

Visto che su questo libro ci ho fatto pure un podcast che trovate qui in cui elenco i 3 motivi per cui leggere questo libro, ve li riassumo pure qui:

  1. La prosa: La scrittura di Labatut è un piacere, si legge, si gode, e si ama.
  2. La scienza: Fino a dove è giusto fare spingere la Scienza e l’Intelligenza Artificiale?
  3. Le biografie sono noiose? Questa non lo è, si legge tutta di un fiato, e ci si appassiona perché leggiamo storie di persone vere, con un pizzico di fantasia che non guasta.

Fatemi sapere cosa ne pensate GoGoBookers, è un tema caldo!

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